Ho udito note
di una melodia,
divenuta schiuma
in un brunito mare,
onde distese
su smarriti attimi
che si rincorrono anelanti.
Ho rastrellato
secche zolle
di passeggeri pensieri
rimasti inespressi
nel silenzio dell'anima.
Ho seguito
con lo sguardo
acerbi volteggi,
delicati voli
di angeliche figure,
orfane e nude
di terrene certezze.
Ho danzato
con sincrono passo
al ritmo di note
fluttuanti e leggiadre
che scivolano via
nel reverbero lontano
tra l'amnesia del ricordo.
Ho imprigionato
un soffice abbraccio
di un tiepido e trasparente sogno,
che muta i colori
condannati al buio
nell'eutanasia
del domani.