Sul picciol ramo in fiore
canta la cinciarella,
in ciel l'ultima stella
svanisce nel chiarore
d'un giorno appena nato
d'un altro trapassato.
Solo il destino sa già
se son gioie o dolori,
teniamo in alto i cuori,
quello ch'è scritto, sarà.
vintage, si direbbe oggi. carina e simpatica. complimenti
Anonimo il 17/04/2010 16:42
l'indifferenza è la falce della vita: toglie il confronto, modella pedine e automi. riguardo a quanto dici io dico: al di là di ciò che la Chiesa afferma e di quanto menti più meritevoli affermano con le loro loquaci disquisizioni, noi "piccoli" sintetizziamo i nostri altrettanto piccoli pensieri. opinioni senza fondamento se vuoi, ma essenziali alla sopportazione spirituale. ciao^^
Per Anna Rita e Marina: l'argomento è alquanto controverso, basti pensare alle numerose dispute teologiche sul libero arbitrio. Lungi da me disquisire su ciò; la mia modesta poesiola è solo un invito a accettare con fermezza quel che sarà. Del resto il "sursum corda" ci viene dalla liturgia cattolica. Un saluto a due cortesi lettrici. Ben vengano le critiche; odio l'indifferenza!
Anonimo il 17/04/2010 16:14
mah, mi sa che il destino lo costruiamo noi giorno per giorno, nulla è scritto, altrimenti non esisterebbero dolori maestri nè gioie ristoratrici, ma solo un andante monotono proseguire; e i doni di Dio non avrebbero senso... sa un po' di fatalismo e scontatezza.
Anonimo il 15/04/2010 17:51
Sentita e alquanto piaciuta.
Anonimo il 14/04/2010 18:47
... nulla è scritto... perchè, altrimenti, a noi cosa rimane, se non un copione da imparare!!!!