Volutamente quasi ermetica...
hai messo i sogni in stasi
deciso di salpare per l'oblio
dura ed aspra menzogna
di naufrago eremita
raggiungi quella falsa estasi
quasi vernice screpolata
al tatto di mano spellata
assurdo puntello di anima in pena
sei dritto davanti al brusio
di una notte
di scalmi segati
da remi spezzati
tra flutti di pece
appena dipinti
nemmeno le stelle quelle più ardite
attraversano indenni la coltre
di stoffa
sorretto da quell'anelito soffio
di brezza marina
che penetra ossa e conchiglie
simulacro di fievole luce
persino la luna si assenta
sgomenta
di innanzi al vibrante tremore
di un cuore tremante
quel sonno profondo
si è sciolto alla brina
di primo mattino
un'ombra allungata
infine spezzata
riporta la temporanea sosta
ad un stanco risveglio.