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EVANESCENTE
I vetri già un po’ appannati
di luglio terso e caldo
Corrono
Lungo i mostri di cemento,
i respiri ansimanti
di moltitudini informi,
corrono verso di te amore mio,
(in questo istante),
ricordo evanescente,
come il fumo delle troppe sigarette
e come il fiato caldo
che si perde nell’aria,
Corrono verso te (fra poco)
sola realtà della vita,
o solo sogno …
L’amore si scioglie
in lunghi momenti
di emozioni
e silenzi,
di parole sconnesse,
il cui senso si perde
nel respiro affannoso
e nel moto convulso
di tremore e passione.
Sono nel tuo respiro,
il viso affonda
nella pelle dolce e matura,
il desiderio che ho dentro
sfiora
il tuo profondo piacere?"
per un attimo, non sono io -,
ma un corpo, una mente,
smarriti nelle tue membra
e sciolti
nel dolce abbandono
anelato
una vita intera.
Nella luce soffusa
di un locale,
nel vocio
di gente sconosciuta,
- frasi distratte, occhi vaganti
e un tempo sospeso dal reale -,
La mia mano e la tua
si dicono
parole impronunciabili …
Le dita affondano
lungo la tua schiena
liscia,
morbido approdo
delle mie ansie d’amore,
esplorano la chioma,
custode di pensieri
e di passioni,
e mentre aggrappo,
ai tuoi capelli
il possesso e il desio
che ho di te,
Dal ventre colmo
ai glutei marmorei
trasmetto
la potenza del mio amore.
Mai, Mai, Mai
ero stato così …
L’ombra ondeggiante
della fiamma
annebbia i nostri sguardi.
La fiamma è vita,
che passa dai miei ai tuoi occhi.
La fiamma è la via
che conduce l’un l’altro
i nostri pensieri.
La fiamma brucia
la malinconia
che affiora (fra poche ore
saremo ombre,
ricordi, fumo di una
candela consunta …).
Dal vetro freddo dell’auto,
la tua ultima immagine
volta dietro l’angolo …
Dietro l’angolo sei già
un pensiero sfumato
che la forza dell’amore
tiene stretto e vero
e che il tempo consuma …
Dietro l’angolo,
noi due, teneri amanti,
siamo il ricordo di un sogno
fin troppo reale
e, per questo,
ancora più triste …
Dietro l’angolo,
la vita che eravamo
lascia spazio ai pensieri,
memorie di vita,
desideri di vita,
sogni di una vita
breve e distante,
intermittente,
evanescente …
Dai vetri, che fra un po’,
saranno già appannati,
scorrono campi immensi
di granturco bruciato,
poi colline di pioggia
e verdi prati
di greggi brucanti …
L’odore di una terra
che non mi appartiene,
amori estranei,
respiri affannati,
diacronici tempi …
Dolce, l’amore
di un sogno breve,
Amaro il bene …
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