Mordo le ore,
in questi giorni
malati di nostalgia.
Il non sentirti,
mi pesa nell'animo.
La solitudine
bussa alle porte
della sera,
bastarde le inquietudini,
nella mente,
vespe fastidiose
ronzano, negli echi
di mille domande
e di mille risposte
inevase.
La tua assenza
mi scolora.
Senza di te,
assomiglio
ad un gatto randagio:
troppo affranto per miagolare,
trovo grigio
per attraversare
con prudenza la strada,
o far caso ai mali
di compagnie cattive.