Bambina, percorrevo quella strada
che dall'alto dominava la pianura
Dietro la curva, mi appariva la città,
un sogno, lontano
Bella e irraggiungibile con il fascino
delle sue luci
Giù fino alla linea dell'orizzonte,
rischiarato dai suoi mille riflessi
In quel mare si proiettava la mia anima
e mi perdevo a sognare
di essere una piccola luce,
di fare parte di quella moltitudine
Quella città mi ha inghiottita
fra pallidi riflessi di vita,
fra frenesie di sfuocati bagliori,
fra timidi riflessi di spente speranze
Solitudini che si rincorrono,
senza raggiungersi mai
In mezzo a queste luci migra il mio pensiero,
a quella collina,
dove ho lasciato acceso un cielo,
pieno di stelle