Tema del giorno, sui banchi di scuola,
immagina di incontrare una tua amica fra trent'anni
Quando la fantasia si accendeva
e quel quaderno a righe si colorava di mille colori
La mia compagna di banco,
mi aveva fatto diventare regina
io che le avevo già donato il mio cuore
le avevo regalato il mio regno
È strano ritrovarsi fuori dalla fantasia
in una realtà che come corridore ha saltato
quell'ostacolo... trent'anni
Noi, proiettate nello spazio e nel tempo,
fra le strade di questa vita
che non è mai come la si vorrebbe,
che non ha i colori ed i voti
di quei sentimenti che uscivano come folletti
dal quaderno
Io non sono regina e tu non hai il mio regno
Tu, ti sei ripresa il tuo cuore
Mi dai la mano, allora ci scambiavamo il fazzoletto
il respiro, il panino
Io, ti davo il mio con la cioccolata
e mangiavo il tuo, lo facevo per te
Sedute davanti alla cartina dell'Italia,
viaggiavamo con la fantasia
Oggi, scoprirsi di essere cambiati fuori, e dentro
e che la luce della fantasia si è spenta
dentro agli occhi
La vita ci ha stretto nelle sue spire, ci ha allontanato
non ha mantenuto le promesse di allora
La tua stretta tiepida, fugace, frettolosa.
Ti allontani verso la tua vita,
ed io con la nostalgia di ieri,
e senza fantasia,
riprendo la mia strada