Un papavero
fra il cemento di un marciapiede,
ai lati della strada
Una chiazza di rosso
in un grigio metropolitano
che colora un ricordo
Campi di grano ed in mezzo
tanti papaveri liberi, al vento
Mani di di bimba
li coglievano
e l'origami della fantasia
li trasformava in ballerine
I petali abbassati diventavano
un gonnellino legato con un filo
d'erba
e le braccia, dal gambo reciso
infilato a bucare quei petali
La corolla, la testa
ed i pistilli erano i neri capelli...
Finito il gioco gettavo via la ballerina
il papavero già appassito,
staccato dalla terra, sua madre
Non mi rendevo conto
che quella ballerina
su di uno stelo ero io...
Sfuma il ricordo, mentre
guardo il papavero sfidare
il cemento,
una rossa speranza,
accesa fra tante delusioni
No... questa volta non lo coglierò...