Cielo grigio,
cielo pesante,
tanto greve
da appiattire ogni onda.
Acqua color acciaio,
sfiora con carezze oleose
le curve di serpente
del lungomare.
Quasi all'orizzonte
cammina un uomo,
indossa un paltò lungo,
da vecchio film noir.
In un arco ardente,
splende, e subito muore,
la luce lontana
della brace di una sigaretta.
Come una falena,
mi avvio lungo la traccia
di quel fugace lume,
di quei passi stanchi.
Forse lui svanirà
al primo raggio di sole,
forse mi farà prigioniera
del suo piccolo, grande, mistero.