Raffiori soave,
batti
con moto perpetuo
sui pensieri di questa roccia,
ormai lontana da
te.
Con i tuoi sbuffi perpetui riporti suoni
Che ormai non profumano più di te,
ma di un persistente sentimento,
incolmato,
che vaga alla ricerca di comprensione.
Uggioso il tempo,
accompagnato da una solitudine pungente,
non può che ispirare l’animo di un misero poeta
a buttar giù qualche verso,
ricordi di un tempo passato
che vive,
vivo,
nella mente.
Si affollano i pensieri di quei ricordi,
rievocati,
dell’atmosfera che fu e che è ,
cupa,
fredda.
Invano diamo al nostro essere una ragion d’essere
Per riempire le pagine della nostra vita.
Tra cancellature
Rileggo quei momenti,
così belli e intensi