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Memorie

Tornammo quell’estate a nostra vita,
la stessa che c’aveva trattenuti,
credetti di finire la salita
ma, quando mi specchiai, quegli occhi muti

riflessero due buchi senza fondo
svuotati dalle storie che lasciai.
Da tanto ormai non so se questo mondo
è ancora quello che mi figurai.

Respiro il giorno dopo e, quando posso,
annuso col rimpianto quello andato,
consunto e quasi sfranto fino all’osso
che dissotterro e interro sfigurato.

Un topo sulla ruota, un cerchio imposto,
girello senza sosta avanti e dietro,
muovo in un senso e pure in quell’opposto,
sospeso nell’acquario contro il vetro.

Da anni parlo poco, penso altrove
e guardo in faccia la malinconia,
confondo il vecchio e il nuovo quando piove,
aspetto nuvole nuove grondanti di poesia.

 

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7 commenti:

  • maria teresa di donato il 15/07/2008 23:13
    Davvero incantevole...
  • Caterina Siclari il 20/02/2007 11:23
    I ricordi riaffiorano nelle menti offuscate dai tristi frangenti del presente, forieri di malinconia e di speranza.
  • Notari Silvano il 04/02/2007 20:14
    Quartine gradevoli con una apprezzabile rima alternata, mi sfugge il senso metrico ma sono io che ho dei limiti a contare l esillabe. Ci sono comunque diversi endacasillabi; verso elengante ed intramontabile per tradizione. Piaciuta. Ciao silvano
  • mita non importa il 03/02/2007 19:31
    anch'io vorrei tornar piccola per rivedere il mondo con occhi che san sognare, e che non conoscon l'angoscia del vivere...
  • Antonio Izzo il 02/02/2007 14:47
    È l'incapacità di vivere il presente come vorrei, la difficoltà di accettare che le cose cambiano, il tenace attaccamento ai ricordi del passato che non ritornerà più uguale...

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