Ascoltavo, rapita, la fiaba di Pinocchio
e quella fata azzurra, per magia,
usciva dal libro
e mi prendeva per mano,
quando stavo male,
quando avevo paura del buio.
Seguiva i miei passi sicura e presente,
mi rialzava nelle cadute,
nelle difficoltà.
Da fata azzurra si trasformava in scudo,
pronto a difendermi dalle avversità della vita,
quella vita che spesso non dà quel che promette.
Quell'angoscia, che ho sempre provato
pensando alla sua assenza.
Una fata,
che ho invocato nel momento del bisogno
e che continuo a farlo anche oggi,
che lei, non c'è più...
Ma le fiabe non sempre finiscono bene
e questa è la vita e non una fiaba
Mia madre,
il tempo di un ricordo...
Di tornare tra le pagine
del mio cuore.