È diverso,
è pazzo,
parole tra le righe
di chi non osserva,
di chi sa mettere marchi
e timbri e bolli a fuoco.
Giudicare,
dall'alto dello scranno,
dove sta il limite tra normalità
e pazzia?
Fuori percorso,
cure, medicinali,
chi giudica la diversità
è già al di fuori di tutti i percorsi
e diventa parte di un giudizio
che non va al di là
della propria toga,
dietro la quale si nasconde
lucida la follia.