Qui i sospiri sono piccoli passi,
qui i pensieri sono fragili notti.
Alla finestra il buio m'ascolta,
lieve il vento sussurra al silenzio,
mentre la penna dipinge schizzi
della mia stanca, amara follia.
Disteso, un uomo m'osserva,
immobile, nel mio letto assopito.
Ha i miei occhi, la mia bocca,
le mie stesse, identiche mani,
eppure io non conosco lui,
lui, non ha mai conosciuto me.
Di giorno, non so dove sia,
ma, all'imbrunire, viene quassù,
s'acquieta, socchiude lo sguardo
e, rilassandosi, nel buio mi fissa,
mentre io qui, scrivendo follie,
passo la notte alla finestra.