Scura come la pece,
bella come ossidiana.
Dal fuoco sei nata,
e da quel giorno, sempre più battaglie
per esser conquistata.
Il tuo corpo è dato al vento
per giocare con il mare,
e i tuoi dammusi non sembran veri
son tutti quadri e a tratti neri.
Il tetto bianco e tondo
come il blu profondo che ti fa da contorno.
Le tue bassi viti vicino ai vecchi ulivi,
da sempre sdraiati,
per non essere, via, dal vento spazzati..
con il suo salato gusto ti conquisterà,
se dal cappero il visitatore,
il delicato sapore trarne saprà.
Per assaporare la linfa,
di chi l'uva al sole
appassir farà, non esitare..
il Passito devi assaggiare.
Tante son le cose che si possono fare
in modo semplice e naturale,
dai bagni caldi in una grotta
ai verdi fanghi, in un lago azzurro mare.
Sulle alture devi andare,
quando il Sole va a tramontare,
per regalare a te, una visione da non dimenticare.
È qui che il tempo non ha fretta,
non conosce la premura,
é diversa persino la concezione di misura.
Se tu cerchi folla e mondanità,
allora fermati e guarda.. c'è un'altra isola poco più in la.
Chi viene qua, lo fa per vivere il mare, la terra
e la semplice quotidianità,
di una piccola perla,
ma unica e grande in originalità.