Trovare l'incastro perfetto
per non dare mai troppo nell'occhio
attese infinite
estenuanti
e sogni
e bisogni
già troppo negati
ed infranti
Poi arriva il momento
sei dietro alla porta
le gambe che tremano
ancora una volta
e mani
e sospiri
e corpi contorti
e braccia avvinghiate
come rami di ulivi
e labbra a cercare il contatto
anelato
rovente
e brama potente
ritmata
bagnata
eterna passione
giammai saturata
sei li
come supplice
di grazia rubata
lo sguardo ormai perso
nel respiro profondo
della tua dea ben data