poesie » Poesie sull'odio e rabbia » Odio
Odio
Se potessi ti ammazzerei
tu sei l'angelo del male
scacciato dal Paradiso,
tu sei il male assoluto,
semini odio e malvagità nel mondo,
godi del male che produci
e che spargi a piene mani.
Il tuo nome non è Lucifero,
né hai occhi di bracia,
né coda d'animale,
sei come tutti noi,
parli come tutti noi,
ti confondi fra la folla,
sembri una persona normale,
simpatica, educata
ed invece sei quello
che ha sposato mia figlia
e l'ha fatta prostituire
quando era ancora fanciulla,
sei tu che hai fatto
di una giovane madre
una misera prostituta,
sei tu che hai fatto prostituire
tua sorella appena sposata,
sei tu che adeschi le fanciulle
che cercano lavoro
e le metti sulla strada.
Sei un porco, ma temo
di fare un torto al maiale.
Purché tu venga dall'inferno,
penso che esista l'inferno
perché esisti tu, angelo del male.
Nel Paradiso terrestre
l'uomo e la donna
vivevano felici;
penso che tu abbia insegnato a loro
la libera espressione degli istinti
cioè tutte le nefandezze possibili,
hai insegnato a loro a fare l'amore
in tutti i modi innaturali,
hai insegnato a loro a concupire
gli animali, hai insegnato loro:
la lussuria, la morbosità, la sconcezza,
la sregolatezza, lo sballo dei sensi
ed il piacere irrefrenabile, le passioni
più volgari ed animalesche,
insomma tu hai distrutto la mente
ed il corpo di mia figlia.
Non hai mai lavorato, hai sfruttato
il corpo delle donne che ti sono state
vicino e ti senti un grande uomo,
vai orgoglioso della tua virilità,
hai potuto spendere e sperperare
i soldi che non hai mai guadagnato.
Sei proprio una grande uomo,
proprio una merda di uomo
che non ha mai lavorato,
che non ha mai guadagnato
un pezzo di pane per se e per gli altri,
che ha sempre sfruttato tutto e tutti:
i genitori, la moglie, i figli,
i suoceri, i fratelli, le sorelle,
gli amici, i conoscenti,
sei capace soltanto di chiedere
e mai di dare in cambio: nulla.
Disprezzi gli altri
perché non sono come te,
disprezzi il lavoro degli altri
perché non sai fare nulla.
Io sono capace di odiare,
non avrei mai pensato
di poter odiare una persona
così tanto; tu sei riuscito
a distruggere la mia famiglia
e a distruggermi dentro;
io desidero con tutto il mio essere
che tu crepi, che tu crepi
nel peggiore dei modi, anche domani,
nelle più tremende ed orribili sofferenze;
non potrò mai perdonarti,
ti considero un verme schifoso
e quando sarai morto
sputerò sulla tua tomba
la mia saliva velenosa.
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati