Lo riconosci dall'incedere
preso com'è a scrutare il cielo e le stelle
cammina ad un metro da terra
fra le nubi che sfiora,
che insegue come pecorelle.
Mentre accarezza la frutta al banco
si sofferma a gustarne il colore
più che il peso,
la forma, il profumo, l'aspetto
il cuore.
O quando lento avanza
fra le corsie di un supermercato
in cerca, di amore,
ama lo zucchero e rifugge il sale
quello dice, può far male.
Soffre spesso di solitudine, ma basta
poco, ridere è facile come un gioco.
È triste, allegro, ilare, disperato,
ribelle, incompreso,
ecco adesso si è lasciato incantare
da un do di petto... una sesta misura!
Il poeta...
che creatura!