Accovacciato su una panchina,
le onde si infrangono
sullo scoglio, scagliando stille
d'acqua sul mio viso.
Labbra socchiuse, respiro affanoso,
mani sudate.
L'appuntamento, l'attesa angosciante.
L'attimo.
Ti vedo arrivare, bella, magnetica.
Un ciuffo ribelle ti sfiora il
volto inespressivo.
Non ti fermi, vai oltre, corri affannosamente
Il buio ti avvolge svanisci.
Perplesso, stupito.
Scrivo sulla sabbia, certo che il vento
mio alleato, cancellerà la mia angoscia.
Sei una figura fluttuante, evanescente.
Momento irreale, ti abbraccio ma non ti sento
sei lontana, troppo.
Ti cerco, ti chiamo, ma non ti avvicini.
Resti a distanza di sicurezza.
Non voglio perderti, non voglio dimenticarti.
Sei parte di me, sei il mio mondo, sei quella
che sorregge il mio esistere.
Un sogno, che vorrei realtà, triste.
Sorridi, allunghi la tua mano, un attimo un
saluto profondo, travolgente, passionale.
Non mi lasciare, la solitudine è angosciante
la condivisione è sublime.
Accetto, il poco, per vivere di eternità
il ricordo.
Ti mando un bacio cara morte mia!