Vorrei essere scalfito
da antica saggezza
quella pura, senza regole
comandata dall'onestà del cuore.
Vorrei non aver timore
di aver sbagliato
nella convinzione, sempre in agguato,
di essere immune dalle tentazioni umane.
Vorrei uno specchio
che non andasse in fuga
davanti al riflesso dei miei occhi
ed alla profondità delle mie rughe;
però ri/mando, sempre
donando una chance in più
all'insicurezza che oggi il è mio padrone.
In questo tempo
che non aspetta nessuno
il respiro avverte stanchezza
l'orizzonte si muove indefinito
squagliato, come asfalto in estate
il passo pesante
per tutto quello che è stato
anche i sogni irrealizzati pesano
ma non lascerò che vengano irrisi
nessuno potrà dire
che li ho abbandonati per strada
ed intanto rimando ad arrendermi
mettendo un passo tra me
e tutte le distanze della vita, mia.