Un branco di angeli, con il volto coperto, provenienti da un cielo
senza stelle, ne poesie, in un attimo invadono il mio silenzio,
il mio respiro, apro gli occhi.
Circondano il mio letto, cerco di capire, non ho paura,
l'angelo più buono con le sue ali taglienti, mi procura
un taglio sul mio viso, gocce di ricordi macchiano le mie
lenzuole bianche, mi catturano, mi legano, mi portano via,
perdo i sensi!
Mi risveglio solo, in un grande salone, non percepisco nulla,
nessun rumore, non vedo porte, accovacciato con piedi e mani legate.
Sotto di me un pavimento fatto di specchio, disegni di teste mozzate
ricoprono le pareti. Dall'alto cadono gocce di sangue, bagnandomi,
i mei lunghi capelli. Un'odore indescrivibile, lentamente mi soffoca il respiro,
non penso, sto fermo, devo morire senza un perchè. Mi sposo tutte le mie lacrime,
le tengo ferme nel mio cuore, tristi i miei occhi che non vedranno mai il colore
dell'iride degli angeli, guardo il mio viso riflesso nello specchio, felice sorrido,
é un mio regalo, per quel piccolo spazio libero nelle pareti.
Non sentirò nessn battito di ali, è un destino nel mio respiro,
aspetto l'ultimo sospiro, ho solo un rimpianto, di non poter
scrivere mai per loro, un cielo pieno di stelle, e di poesie.