scrivere per me è lottare
col foglio nei ricordi
tra sentimenti
dolori assopiti
ombre sfuggenti
scrivere è fatica immane
infilati nella penna
fantasmi di madri e sorelle
groviglio di voci acute
coloratissime risate
odori di sughi e pesci fritti
lamenti bui e qualche lacrima
tintinni, piatti e bottiglie
e botte
quante botte scoppiano nel foglio
amanti, amici
ragazzine e cosce bianche
profumi acerbi, gite in pullman
stonatissime canzoni e cori
i miei silenzi
lunghi anche cento chilometri
mani sudate di timidezza
timidezza stronza
e gli odi antichi restano
come imbalsamati
guardiani del pensiero
ingorgo di vite preme in punta
alcune impaurite retrocedono
e mi tocca acchiapparle in malo modo
e spingerle giù dalla diga
altre spaccano il bianco
puttane in prima riga