romba il tuono
rimbombando per tutta la Sierra Madre
lampi
simili a gomene, ormeggiano le nubi
all'arida terra desertica
finalmente piove
è un rovescio
l'intorno, sferzato rabbiosamente
diventa un tutt'uno con il cielo
è un portico fatiscente
con gli anni del mondo
l'unico ombrello fra tanta desolazione
travi di quercia
ormai troppo stanche
cedono il passo
a qualche goccia impertinente
l'impiantito eroso dal tempo, geme
io
su una sedia a dondolo della nonna
ne seguo il ritmo
anodino
e da spettatore
divento cosa umida, come quì