Sature d'azzurro,
poche,
indugiano nubi a farmi ombra,
tornano a letto.
Solitario sussurro dal mio petto
certezza d'immutato affetto
per chi era il mio mondo:
i miei cari e quelli che ricordo appena;
tutto ciò che circondo di rispetto
in questo fiume di pena
che m'inonda,
m'annienta ed incatena.