Canta la vecchia demente con rauca voce
una volgare canzone.
Volteggia nell'aria le braccia sue scarne
con lascivie movenze.
Il suo volto s'atteggia grottesco
ad espressioni amorose,
mentre l'occhio dalla pupilla annacquata,
si posa ciecato sulla corolla d'un fiore,
le nari cadenti ne voglion rubare l'odore.
Danza la vecchia demente con sdentato sorriso.
Le mura annerite l'osservan ballare.
Ora accenna ad un passo... sulle punte si alza,
quindi... due volte i talloni fa andare,
abbandonandosi languida ad un valzer stonato.
Che orrida danza!
Correndo in un antro deserto,
saltando e ridendo deliria,
guardando ora a destra, guardando ora a manca.
Canta la vecchia demente,
ed il suo canto riecheggia tremendo
tra gli alti ed oscuri soffitti,
ove una tela di ragno, attende paziente.