In un anfratto, là sull'alto monte,
che all'uomo non è dato di vedere,
nascoste e sole stanno tre megere,
a reggere la vita sempre pronte.
Cloto la filatrice ha con sé il fuso:
dal mucchio poco stame ancor afferra,
con lesta man lo fila, e sulla terra
novello essere a vita vien dischiuso.
Lachesi, la sorella, il fil dipana
lo svolge, lo misura, ella è il destino:
uomo diverrà, oppur solo un bambino
se lunga o corta sarà la sua lana.
Infine Atropo implacabile avanza,
in mano luccicante ha la cesoia
ella decide quando ognuno muoia:
un taglio netto e cesserà la danza!