In questa mattinata di primavera
volgo lo sguardo al cielo
in direzione del mare africano;
di là! da sempre sono arrivati
messaggeri del bel tempo
li groj, diretti verso il Nord
che emozione assistere a quel passaggio
stormi di uccelli vocianti ed ordinati
aprono alla speranza il cuore
giovane pastore tra quelle valli!
Nessun volo oggi,
tacciono le voci di quel coro antico
sul mio capo si ode il richiamo
di una coppia di vecchi nibbi
attenti alla costruzione del nido
tra le pareti rocciosi, inaccessibili.
Mormorano i ruscelli e vanno al lago
in una corsa senza tempo,
la tristezza adesso lascia il passo
alla dolcezza del sogno, di lei il volto.