L'aggressività e l'ira
sono vizi distruttivi,
gli vedo dappertutto,
sono incapaci d'essere gentili.
Guidati dall'egocentrismo dominante,
dalla paura e l'incertezza,
dai tic e grida compulsivi,
avendo su tutti noi
le conseguenze devastanti.
Mi viene in mente
la disciplina delle arti marziali,
autocontrollo e dominio di sè stesso,
un equilibrio interiore e spirituale.
Negli arti marziali
esiste la difesa e mai l'attacco,
la personalità è integra
e con l'aggressività c'è un netto distacco.
Viviamo in una società
dove l'insulto è una normalità,
dove domina la prepotenza
e si odia la diversità.
Quasi tutto è lecito
e quasi tutto è permesso,
l'autostima spesso è scarsa
e la dignità è lesa.
Mi piace molto la tecnica dell'Aikido,
perché se qualcuno mi insulta,
io rispondo, è vero,
ma guardandolo sorrido.
I principi delle arti marziali sono:
la cortesia, la perseveranza,
un sano autocontrollo
e assoluta l'armonia.
Disponibilità, benevolenza
ed educazione
dovrebbero prevalere
queste nobili doti nelle persone.
Se vedo qualcuno a guardarmi con odio
non reagisco.
Occhio per occhio e dente per il dente
ottiene quasi sempre un fiasco.
Lo fisso negli occhi,
stupita dall'improvvisa impulsività.
Lo guardo, ma il mio sguardo
non deve spaventare,
soltanto mostrare la disponibilità.
L'avversario capisce,
che non ho alcuna intenzione di lottare.
Rispondo e sorrido,
il combattimento finisce prima di cominciare.