Fu precedente alla caccia
la forza di London
a tenermi vicina
ai miei
simili
Quando aprirono il fuoco
fui distratta dal desiderio di difendermi
senza istinti
alla rifrazione
senza
commutazioni soniche
a rimandarmi
indietro
Restai rinchiusa
nel barattolo meno esposto
e non si spiegarono come mai
non riuscissi nella scissione
né riuscirono
ad annichilirmi nella fusione
del catrame
Potevo permettermi
di viaggiare
nella mia stessa forza
centripeta
atermica
ovattata
d'inebriarmi d'etilico
conservatore
illudendoli d'esser
presa
Il desiderio
sfiorò le spighe
nel ricordo del loro
colore
e le chiamò a sé
guardando il vetro
che proteggeva
il mio stupore
Mi concederò
Il viaggio della spora?
Si
quando
la mano sapiente
saprà aprire il contenitore
e mi farà volare
nel campo
di raccolta dei bossoli
senza trincee...
Saprebbe riconoscermi
l'apolare
infine
poiché langue e sorride
il mio stomaco in abuso
nella perfezione del bilico
di un ricordo
in disuso.