Un liquido nero, mi sommerge,
sprofondo.
La notte è lunga, buia, tetra.
Come il vento mi alzo, volteggio, viaggio.
Stanco mi alzo, ma non per molto, il viaggio è lungo,
le mete infinite il giorno e la notte si susseguono ma annullandosi,
mai insieme.
Ti prendo per mano, ho raggiunto la tua anima,
tu raggiungi il mio pensiero.
Sabbie mobili creano un vortice, mi spingono negli abissi,
dove caronte attende per traghettare su quelle acque calme ma lontane.
Come l'araba fenice risorgo, raggiungimi ma lasciami libero.
Io sono il vento violento.. soffio nel tempo, non muio per nulla,
ricorda il pensiero.
Ora ti prendo per mano, uccido caronte,
risorgo in un niente, il mio viaggio è finito.
Io sono il giorno e la notte.