Inutili sacrifici.
Colano rappresi in rivoli aspri
-come spine dall'umida fronte-
Sulle labbra sapore di aceto
dissetante per amare parole,
per fonema imbrigliato tra i denti.
Di passione i viali in penombra
con impronte che non lasciano segni
ma solitari viaggi perdenti.
Una croce scrostata dal tempo
svetta in cima ad un Golgota muto
mentre trema la terra del mondo.
Alla gogna innocenti respiri
dissonanza per campane risorte,
-come spine sull'umida fronte-