Nel plumbeo cielo di fine ottobre
migrano verso l’Africa le rondini,
tessendo voli; sinuose planano,
remigando nel vento.
Una campana suona, ma non a festa.
Echeggiano rintocchi nel villaggio,
scemano, si dissolvono.
Un coro mesto s’innalza :
un canto che su ali d’aquila
trasporta, sorvola le nubi e
si dilegua nella volta celeste.
Visi di adolescenti compunti e dalle
lacrime rigati, fissano una bara.
Rievocano le menti allegre sfrecciate
in sella ai motorini, il destino spesso
sfidando assieme a te, David,
angelo biondo, che sul tuo cavallo alato
hai spiccato l’ultimo volo.
È silenzio tutto intorno!
Un farfalla variopinta, s’insinua d’un tratto
tra la folla e sfiora le giovani chiome
sferzate dalla pioggia, come per baciarle ;
poi, con repentino slancio,
s’innalza verso il cielo.