Neofita volle dipingermi il viso
e quel palpito ansioso,
cangiando la mossa
a suo dire gelosa
in un placido ghigno
di Caravaggesco riposo.
È che l'amavo
di spasimo allegro
nell'ozio infinito
d'un morbido seno.
Mi perdo nel dire :
caverne d'amore,
notturno preistorico,
Leopardesco sognare.
La musica tiene
il fatidico pianto nel core
stringendo la corda
del poeta che scrive.
Allegro e Adagio
accompagnano insensate
dichiarazioni scritte
nelle galere degli occhi.
Nessuno sfugge alle fitte
del Beethoveniano scompenso.
Un sorriso che rulla
nell'Arno spigoloso
senza corte e bagaglio
ha risolto l'amore.
Puo nascere un Re
dal diletto di una donna,
una Leonardesca rotonda sorpresa.
Sotto questo portone
aspetto che ritorni
dalle tue battaglie di zitelle
ululando nell'egemone
contesa di risate moderne.
Serve da bere
o mia sveglia infernale.