Un fascio di foglie secche,
spezza il silenzio, pieno
di suoni silenziosi.
Ascoltali, pensali, assaporali.
Isolato nell'acqua più profonda, ghiacciata,
fredda desolazione.
Un sorriso, un canto felice, non dire niente, pensalo,
ascoltalo.
Vivi quel momento non fare rumore, non c'è certezza
del domani, del dopo, c'è "adesso".
In questo luogo, domina il silenzio.
Turbine di immagini, parole sparse nel tempo.
Esplode la controversia l'opposto il contrario,
il bianco, il nero.
Il freddo mi pervade, immobile.
Il cuore si ferma.
Il ghiaccio gelido mi paralizza non provo più niente,
l'assoluta freddezza.
Niente ha più senso. Raggi di sole non scioglieranno
inverni polari, non pensare di pensare che
l'amore sia la cura per liberarmi dall'apatia, vivi
nella tua speranza, io acqua, tu fuoco, brucia nei tuoi
sogni.
Lasciami il mio senso, sprofonda pure nell'inferno,
sbatti il tuo corpo nei letti dorati, consuma tutti i
colori, rinasci in un domani, calati nelle notti dove
l'angelo della morte con le sue ali ti toglierà il
respiro, scivolerai in un pozzo del nulla, sempre più
in basso.
Risorgerai in un lago, un mulinello ti accarezzerà i
tuoi lunghi capelli, la tua dolce anima, e in un
freddo inverno con un bacio, spegnerà per sempre quel
tuo ardore, di un falso amore, regalato.