Mi sfiorò la tua presenza
-improvvisa-
Mi arrivò come un bagliore
dalle ombre
della stasi
-la mia-
Mi sfiorò la nuca, il collo
fino poi ad insinuarsi
sulle corde del mio corpo
quando divenne leggerezza,
come piuma che si è persa.
Non sapevo tu chi fossi,
sopraggiunse primavera
e l'odore delle rose
mi sconvolse, mi trattenne.