- Ognuno ha la sua sorte,
e a te quante strade rotte!-
lo dicono i lumi sul monte
dove riposano le ossa scosse
dal pianto dei nativi: - Tusitala, Tusitala!
Ha detto addio ai fari,
vagabondo verso il sole,
in mezzo a uomini veri
la canoa ancora si muove.
- Sono spregiudicata, lo vuoi il mio amore?
Ecco i miei anni. Ecco il mio sangue.
Vorrei offrirti dell'oro,
ma nello scrigno ho solo sbagli.
Là, la civiltà che non si interroga
ora piange svestita: - Tusitala, Tusitala!
Per me ha sfidato le onde,
gli sguardi spietati come le tombe,
e queste mani lo hanno curato,
e queste mani lo hanno salvato,
e queste mani...
... cosa rimane di acque cristalli,
baie remote, carte segrete,
mostri a metà, e pezzi di cuore?
Sono metalli per me le mete
che ripercorro smarrita con Tusitala, Tusitala!