Quante volte
l'ho incontrata,
i suoi silenzi,
la sua malinconia.
A volte seguita, cercata,
l'ho implorata,
in mezzo all'incomprensione
e al rumore della vita,
mare in tempesta.
Lei sprezzante e austera,
mi ha sfiorato con lo sguardo,
concedendosi,
ma dominando la mia volontà.
Perdersi tra le sue braccia,
mi sono lasciata avvolgere,
accarezzare, comprendere.
Mi ha stretto fino quasi
a togliermi il fiato,
l'ho respirata
fino a non poterne più,
per poi fuggire da lei,
amica, nemica.
Essere incompresa il suo destino
di chi l'ha incontrata,
di chi la incontrerà.
L'ho posseduta e lei possiede
me, dentro la mano
che lentamente apro alla sua carezza,
di una vuota solitudine...