Di spalle al vento,
tendo l'orecchio
-ascolto-
un refolo di vento
che con maestria canta,
trasporta una nenia
che sa d'immenso
-incanta-
Già sento brividi di freddo,
la notte inarca la sua schiena
ed improvvisa appare
-la splendida Luna-
Con l'arte di un fonema,
l'amore sa parlare
-tra virgole di sale-
intesse ordito d'oro
a ricoprir impreziosito,
-un verbo e l'abbandono-
Ha un fascino d'oriente
la luna
-quando canta-
con voce di un amore
lontano, oltre le dune.
Ha la magia notturna
dissolta tutta intorno
sipario argentato
per alcova di amanti.