Cosa resterà di questo giorno felice,
con gli amici trascorso fra gli scherzi e le risa,
che con procedere stanco va incontro alla sera.
Finita è la festa, ora... la casa è deserta,
gli amici hanno varcato la porta,
e le loro voci risuonano allegre giù per le scale,
per poi perdersi oltre, lunga la strada.
Nella penombra, il tic tac di una sveglia,
scandisce l'andare del tempo.
Un profumo di donna aleggia nell'aria,
nella mia mente il ricordo di lei.
I calici vuoti ricordano i brindisi,
sparse qua e là, vuote bottiglie,
su di un tavolo antico, portaceneri colmi.
Cosa resterà di questo giorno di festa!
Forse, un ricordo nascosto nelle pieghe del tempo.
Forse una promessa, che attenderà un ansiosa risposta,
o forse tutto, morirà nell'oblio.
Assonnato sfioro le rughe, guardando il mio viso allo specchio,
e un rassegnato sorriso, rattrista il mio volto.
Fuori, il vento agita le cime degli alberi alti,
e percorre le vie spazzando le foglie.
Nella strada deserta, i severi palazzi,
e lo stridere di un ultimo tram, ferisce il silenzio.
Ad un ultimo piano, si spenge una luce.