L'ho saputo per caso,
non ci volevo credere,
come a quei sogni che poi
diventavano veri
dentro al tuo negozio,
a quell'angolo, vicino al semaforo.
Madonne di legno, quadri,
tappeti orientali.
L'ho saputo per caso,
spiegazioni dettagliate,
origini, che sfumavano
in contorni opalescenti e
azzurrati in quel lampadario
di vetro di murano.
Sorridevi dietro gli occhiali
di metallo, tua moglie,
tuo figlio, quel cane
che ti avevano ucciso,
un sogno smarrito, un viaggio
da fare.
Parlavi di gente semplice
e umile con l'oro nel cuore.
L'ho scoperto per caso
che esistevano i sogni
anche in terra,
ma che hanno contorni sfumati,
che poi scivolano via.
Una scritta nera sulla porta
e tu,
con loro.