Vagare nel tempo trascorso,
tasselli non più al loro posto,
e pensieri, ora profondi, vedono l'improbabile.
E odono.
Vedono ciò che il vissuto trasforma,
l'amalgama acritico di agonismi nostalgici,
pubertà improbabili,
ed ancestrali spettacoli.
Odono il vuoto,
di menti assopite,
sul medesimo palco di diabolici clown.