E poi ritrovarsi
su quella strada
a raccogliere frutti,
complici di un destino
che gioca a nascondersi,
ma poi lo vedi,
con in mano
i suoi fasci di ortiche.
Su quella strada
battuta dal vento,
mi ha stretto la mano,
ci siamo voltati indietro
e lui,
con il suo soffio,
con il suo ritmo,
con il suo incedere,
di lancette,
mi ha convinta
a proseguire.
l'autore laura marchetti ha riportato queste note sull'opera
Non di atomi, ma di tempo siamo fatti, e siamo alla ricerca del battito sincronico di un complice temporale. Bella
Anonimo il 17/06/2010 11:09
Elogio della complicità come gioco di relazione, intrecciarsi di significati in una condivisione assoluta. Complimenti per la tua creazione eccellente.