Quel velo d'acciaio
sulle tombe allineate
sdoppia i girasoli
nell'immenso spazio
di nucleare coincidenza.
Erano tutti sazi dopo
che s'ebbero mangiato Dio.
Signore,
Perché questo?
Perché quello?
Perché dunque?
Perché, perché ?
Perchè Dio
si fosse messo
a parlar con loro,
questo essi non chiesero,
ed Egli restò muto per giorni
davanti ad essi.
La fame strappa il sipario al mondo.
Era il primo discorso
fra l'Eterno e gli uomini.
Calate questo grigio cielo
nelle selve di semenze tossiche.
Gas, lacrime senza bambini
da riportare a casa.
La storia fuma dal più basso
rischio di fredda pazzia.
Heil, Cristo prega più forte
che Giuda non cena
due volte sullo stesso pasto.
Era notte, quasi resurrezione,
e le grandi menti dormivano.
Un piccolo fuggì dalla madre
e corse finchè non giunse a Lui.
Una carezza e uno sguardo
da quel buco nella mano
dritto negli occhi svelò la passione
di millenni inginocchiati a pregare.
Il popolo geme di libera iniziativa.
Troppo mite per essere Dio.
E l'erba non sazia.
Ecco l'agnello dei pani e dei pesci
il suo corpo sazierà le tribù del mondo
fino all'ultimo giorno, gridò il più saggio
degli storpi pronti per essere sgozzati.
Il sangue gocciolava sulle pietre
e la carne rimase carne immoltiplicata.
La fine del mondo non può arrivare
se hai ancora qualcosa da pensare.
Satira e fumo
ecco l'uomo.