Ecco perchè sogno
-in un mondo reale ed effimero-
Riesci a capirmi,
sotto un cielo d'estate
a cui chiedo?
Sono forse regali
i silenzi imperfetti
che gravano forti
sulle spalle che si piegano
ancora?
Certi sensi ribelli
hanno piedi per terra
e rincorrono ansanti
gli sporadici flussi
-di un incontro-
clandestino e fugage.
Il mio corpo soppesa
un abbraccio, un respiro
facendolo sogno
-per non perderne il tocco-
Ecco perchè sogno
-nell'assenza che vivo-
tra il tuo mare
-e il mio viso-
quando immagino il vento
sopra vele di tela
che riporta un sorriso
nell'eterna mia notte.
E poi sogno di sera
quando tace anche l'eco
del più piccolo segno
di una vita che scorre
e sciorina pesanti
-fotocopie dei giorni-