Vento che scuoti le fronde,
che porti sereno o tempesta,
sconquassa il mio stato di veglia,
trasforma il mio andare modesto,
in trionfo di gioie e colori.
E se mai tu ascoltassi gli implori,
ci donassi la tua forza in natura,
disarciona l'umana pietà,
ricomponi l'umano viandante,
che smarrito calpesta ogni dove.