Una maschera di gelso si infranse
e un mandolino intonò
un canto straziante
di antichi popoli
e di tempi lontani
quando sileni e ninfe lasciavano dense impronte
su una terra ancora giovane
e la fredda lama non era ancora scesa
sul fragile cuore di questo mondo.
Una leggera pioggia indugia
lungo criniere di corallo
mentre un vate canta la gloria della sua nazione
e del nuovo mondo impavido che tornerà alla luce
con fragore di trombe
incedendo su petali di tulipano
vittorioso sulle spoglie
dell'antico ormai moribondo
di cui i bardi canteranno
l'età dell'innocenza
e le ferite che l'accompagnarono
durante la sua lunga agonia.