E il giorno si ripete ogni anno con magre sorprese;
Senti scorrerti dentro tutte le ventiquattro ore e alla fine sei stanco.
Stanco di ciò che hai fatto, stanco di ciò che sta per finire, stanco di ciò che è stato.
T'abbandoni inconsapevole su bandiere di tormento ricordando ciò che fosti.
Ma ieri soffiai, tenue e debole, contro il mio destino, presi fredde lame bagnandole di rosso, bagnandole di sangue.
Il poeta è morto, piangete!
Ho sentito nella notte il pianto delle madri divenire una grassa risata.
Ho visto lo sguardo dei padri colorarsi di rosso e d'amore, per poi divenire anemico spettro di passioni.
Spensi risa e sguardi con un grido, armai i pugni e il cuore d'ardore e mi cinsi il capo d'alloro marcio; seppellì il poeta sotto cumuli di carta pesta e lo ingiuriai, lo calpestati, lo odiai.
Il poeta è morto, voi l'avete ucciso, piangete!