Oggi, giorno di fine maggio, ora
di pieno pomeriggio, si fluisce con questa
insistente pioggia, sembra che un messaggio
voglia mostrarsi con intrigo, bellezza, persuasione.
Acqua- fuoriuscita dalle nuvole-
perché mai vorresti farmi male,
perché vorresti far soffrirmi,
trasferirmi al luogo in cui potrebbe
mangiare, dormire, studiare o
pensare - magari- la mia Musa.
Più l'asfalto del cortile sembra
sporco di acide lacrime,
più io rido e piango,
più ti penso, ho paura!
Vorrei porgere le braccia
sulla sinistra e la destra
della tua testa, e subito
la mia mente raggiungerebbe
l'estasi e il regno della pura
consolazione, quando a contar
rimangono due giorni
- due secoli-