Gli abitanti del villaggio ridono,
a loro le capriole dello scemo bastano,
non notano la rugiada che avvolge quest'anima,
quando mi presento a loro con una versione del mondo ludica,
si accontentano di quello che vedono,
e se la felicità sta nel non sapere,
come a un figlio da proteggere,
terrò nascoste le mie verità...
ma qualcuno oggi ha colpito forte dietro la maschera,
mi ha sorpreso gridando "pagliaccio guardami, potrai imbrogliare loro, ma non me!"
non sono riuscito a dire niente,
o forse semplicemente non esistevano,
ma se pensate anche solo un istante,
a quante parole ogni giorno si sprecano,
comprenderete l'origine del mio silenzio,
rimasto immobile per nascondersi alla banalità,
che cattura e uccide ciò che è fragile...
gi abitanti del villaggio ancora ridono,
per loro le capriole del matto restano,
ma se sospettassero perchè vive oggi la mia anima,
avidamente chiederebbero una versione della storia esplicita,
non basterebbe più il vecchio spettacolo in metafora,
la loro felicità sta nel conoscere fatti di cronaca senza comprendere,
cosa si cela dentro la mia allegorica verità...
ma qualcuno di voi, oggi ha colpito forte dietro la maschera,
mi ha sorpreso gridando sopra i caroselli di voci: "pagliaccio ascoltami,
potrai ingannare loro, ma non me!"
non sono riuscito a dirti niente,
o forse semplicemente non esistevano,
ma se pensi anche solo un istante,
a quante parole ogni giorno si sprecano,
comprenderai l'origine del mio silenzio,
rimasto immobile per nascondersi alla banalità,
che cattura e uccide ciò che è fragile...