Riconosco il saluto dell'alba
dal canto degli uccelli,
ricordo il suo tepore
dagli sbadigli dei fiori,
la forza della terra
raccontata
dalla stretta delle radici,
dall'urlo del mare
intuisco
il volubile
umore dell'acqua,
mischiarsi col fare
sbruffone del vento,
sulle cime
di montagne spettinate.
Nozioni fossili
pescate
dal gorgo del tempo
mi rischiarano amnesie
giunte dai nebbiosi ponti
che uniscono le vite.